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*Lattanzio Nato da famiglia pagana, secondo San Girolamo fu allievo di Arnobio di Sicca Veneria. Per la propria fama di retore fu chiamato da Diocleziano a Nicomedia, in Bitinia, capitale della parte orientale dell'Impero e residenza ufficiale dell'imperatore, come insegnante di retorica (290 circa).

Fu costretto a lasciare il suo ufficio nel 303 a causa delle persecuzioni contro i cristiani, alla cui religione si era convertito. Lattanzio abbandonò quindi la Bitinia nel 305, rifugiandosi nella parte occidentale dell'Impero, per farvi ritorno presumibilmente cinque anni dopo, in seguito all'editto di tolleranza emanato da Galerio. Fu tuttavia un breve soggiorno, perché tra il 310 e il 311 Costantino I lo chiamò a Treviri, in Gallia, come precettore del figlio Crispo. Probabilmente morì a Treviri alcuni anni dopo.

Per il suo stile elegante e il periodare articolato si guadagnò il soprannome di "Cicerone cristiano" da parte dei più importanti uomini del Rinascimento, come Angelo Poliziano e Pico della Mirandola.

FONDAZIONE MANFREDI FIRMIAN

MOTIVAZIONI E CENNI STORICI

La Fondazione MANFREDI FIRMIAN nasce da profonde radici che affondano nella memoria storica e culturale di due Famiglie italiane che a metà del XX secolo si sono unite.

La fondatrice, Contessa Carla de Firmian discendente di Lucius Caecilius Firmianus Lactantius, noto come Lattanzio (250 -317, scrittore, retore e apologeta romano di fede cristiana)* si è impegnata nel conservare e tramandare la storia della propria Famiglia, promuovendo anche attività sociali e culturali in collaborazione con associazioni pubbliche e private, per la valorizzazione del territorio su cui sorgono Castel Firmian e Castel San Gottardo.

Ha spinto i tre figli a perseguire le sue orme e a prodigarsi con lo stesso impegno anche per valorizzare e tener vivo nella memoria il valore storico culturale dei Manfredi di Pieve di Teco.

La peculiarità di queste due Famiglie è che sono riuscite a preservare nel corso dei secoli le dimore costruite dai propri avi alla fine del XV secolo..

Il susseguirsi di vite e avvenimenti ha spinto e tenuto vivo il desiderio di poter tramandare ancora nei secoli a venire questo testimone di impegno.

Uno dei programmi futuri tra la Fondazione ed il Comune di Mezzocorona è il restauro e l'apertura al pubblico di Castel San Gottardo, fondato poco dopo il 1100, dimora originaria dei Metz vassalli del Tirolo: uno dei pochi esempi di castello medievale costruito all'interno di una roccia naturale.

Il Conte Nicolò I Firmian, Capitano della Val di Non e delle Valli Giudicarie divenne possessore della giurisdizione di Mezzocorona e sposò Dorotea l'ultima discendente dei Metz.

Nel 1480 decise di far costruire ai piedi del precedente maniero Castel Firmian più facile da raggiungere.

Un ramo dei Manfredi giunse nel territorio di Pieve di Teco da Faenza, dove erano stati sconfitti e avevano perduto la Signoria nel 1500 con l’ assedio di Faenza da parte di Cesare Borgia.

Una curiosità che accomuna le due famiglie riguarda l'aspetto sociale e culturale:

Il Conte Carlo Firmian, governatore plenipotenziario della Lombardia dal 1758 al 1782 durante l'Impero di Maria Teresa, promosse la realizzazione del Teatro alla Scala di Milano considerato tra i più prestigiosi teatri al mondo, inaugurato nel 1778.

Circa sessanta anni dopo, nel 1834, Giuseppe Manfredi costruì alle spalle del suo Palazzo di Pieve di Teco un piccolo teatro, oggi considerato il più piccolo d'Italia, conosciuto come Teatro Salvini. Per tutto il XIX secolo e sino agli anni Venti il teatro ha avuto un'attività intensa ospitando con una certa regolarità opere liriche e spettacoli.

Dal 1920, complice una vasta crisi economica, vi fu un lento declino che portò alla chiusura del teatro. Fu venduto alla Provincia di Imperia alla fine degli anni Novanta da Gian Carlo Manfredi, coniuge di Carla Firmian, per poi essere riaperto nel 2005 grazie al restauro sovvenzionato dalla Fondazione Carige.

La Fondazione MANFREDI FIRMIAN proseguirà nel suo intento promuovendo attività sociali, culturali e artistiche per la valorizzazione e conservazione dei territori su cui sorgono i propri beni.

Come primo passo nelle fondamenta di palazzo Manfredi è stata creata una Galleria d’arte, con l'intento di dare una sferzata culturale e artistica al tessuto sociale locale, ripristinando l'antico valore di un importante borgo medievale.